IL CHIOSETTO

PROJEKTSTANDORT: 6924 Sorengo
FERTIGSTELLUNG: 2013
PROJEKTEINGABE: Prix Lignum 2015
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VORWIEGEND VERWENDETES HOLZ: Lärche
PROJEKTDETAILS: Sanierung/Renovation
PROJEKTTRÄGER: Comune di Sorengo, Gastone Boisco, Sorengo
ARCHITEKTUR/PLANUNG: studio d'architettura Lorenzo Felder sa con Obras architectes, Lorenzo Felder, Lugano
AUSFÜHRUNG HOLZARBEITEN: Aurelio Pagnamenta sa, Federico Pagnamenta, Barbengo
INGENIEUR: MONOTTI ingegneri consulenti SA, Mario Monotti, Locarno

WEITERE:
Elettroconsulenze Solcà sa, , Dario Menaballi, Mendrisio
Tami-Cometta & Associati sa, , Ehab Mattar, Lugano-Viganello


KURZBESCHREIBUNG:
Il rustico al mappale 81, denominato “il Chiosetto”, si compone di un edificio e di un ampio portico, disposti sull’angolo del mappale. Unitamente al muro perimetrale, contribuiscono a definire, verso l’esterno, la “piazzetta” del nucleo e, verso l’interno, un esteso spazio verde di particolare bellezza. La stalla a pian terreno presentava un soffitto basso e delle piccole aperture per garantire un minimo di luce. Mentre il fienile al primo piano era caratterizzato da ampie aperture necessarie per la ventilazione. L’edificio era stato concepito in perfetta sintonia con la funzione ad esso attribuita e permetteva al bestiame di passare l’inverno in un ambiente protetto e caldo. Con la progettazione ci si è chiesti se si potesse mettere in risalto le sue proprie qualità pur non utilizzandolo più per le funzioni per le quali era stato pensato. La definizione dello spazio pubblico verso l’esterno e di quello interno della corte giardino, come pure la dualità tra lo spazio intimo al piano terreno e lo spazio aperto al primo, rappresentano le particolarità e la ricchezza spaziale dello stabile. In questo risiede il valore del rustico che il progetto ha voluto rendere manifesto riportandolo alla contemporaneità. Il progetto non intende introdurre nuovi elementi architettonici, si limita ad una rilettura dell’edificio, evidenziando queste peculiarità. Quest’ultime vengono accentuate dalla scelta di disporre le finestre al piano terreno sul filo interno, contribuendo a creare un ambiente raccolto, contrapponendole a quelle al piano superiore disposte sul filo esterno, dando così un senso di apertura verso il paesaggio. A pianterreno si trova l’entrata, uno spazio multiuso e due servizi, al primo piano lo spazio per le attività ricreative. Lo stabile è stato sventrato. Una nuova muratura interna sostiene la soletta in legno. La soletta è costituita da una travatura costituita da travi accoppiate collaboranti, legate tra di loro tramite staffe metalliche, tra le quali sono stati disposti i canali di ventilazione. In questo modo è stato possibile ridurne lo spessore. Per permettere di ridurre il più possibile l’altezza statica e garantire nel contempo una portata fino a 8 metri, le singole travi sono composte da due elementi in larice massiccio sovrapposti con un incastro dentato, e ad una delle estremità un tirante permette di ridurre le forze di momento. La carpenteria del tetto è composta da una travatura a “farfalla”, sempre in larice, che riprende le forze di controventamento e permette di dimezzare le portate del colmo rispetto alle travi delle radici, in quanto queste ultime portano la metà del carico rispetto al colmo. Le forze orizzontali sono riprese da tiranti in acciaio. Le pavimentazioni esterne sono in cemento lavato e in tappeto erboso stabilizzato. I dislivelli sono gestiti con dei gradini in cemento prefabbricato che si perdono nel verde. L’edificio è adibito principalmente alle attività del doposcuola dell’associazione Agape, oltre ad essere a disposizione della popolazione per le loro attività. Lo stabile è dotato di una termopompa aria-acqua e di un impianto di ventilazione con scambiatore di calore a flussi incrociati. Con questo impianto l’edificio raggiunge i requisiti Minergie.






 
 
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